Archivi giornalieri: 14 dicembre 2011

BELLE SORPRESE!

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7 dic

Nonostante in Iran le notizie, specialmente su internet, arrivino in pillole, siamo riusciti a captarne una non proprio confortante, che ci ha messo anzi in uno stato di allerta che necessitava soluzione rapida! Leggiamo che le forze Nato hanno bombardato “per errore” (e figuriamoci!!) il confine tra Pakistan e Afghanistan uccidendo 25 militari pakistani e che il governo pakistano ha reagito molto duramente (ma dai!)! Ora sta a vedere che per colpa di questi continui ed arroganti errori di chi punta sempre il dito contro questa parte di mondo NOI dobbiamo rimetterci il viaggio o cambiare programma rendendo inutile il nostro sudato visto per il Pakistan!

Cominciamo a pensare seriamente a tutte le soluzioni possibili e l’unica forse fattibile è imbarcare la macchina a Bandar Abbas nel Golfo Persico fino a Dubai e da lì fino a Bombay. Si perderebbe però metà del valore del nostro viaggio! Andiamo comunque ad informarci in agenzia e la cifra per il solo carico dell’auto fino a Dubai ci fa restare a bocca aperta, praticamente un mese di India o forse più! Un po’ sconsolati decidiamo di informarci diversamente, lasciando da parte le fuorvianti informazioni mediatiche e andando direttamente alla fonte, chiamando il PTDC (Pakistan Tourism Development Corporation) a Quetta in Pakistan e l’Akbar guest house di Bam in Iran, punto di ritrovo per tutti i viaggiatori con un mezzo proprio che vogliono attraversare il confine. Entrambi ci rassicurano, ognuno con le sue motivazioni. Decisamente sollevati decidiamo comunque di andare a Bam come da programma e vedere con i nostri occhi se davvero ci sono altre persone che intendono fare il nostro stesso percorso.

Il 5 dicembre, dopo 500 km nel desertico panorama del Dasht-e-Lut arriviamo all’Akbar Guesthouse, per noi famosa soprattutto perchè fu tappa anche di Giorgio Bettinelli nel suo viaggio (e nel suo libro) In vespa da Roma a Saigon! Non potevamo mancare questo appuntamento!                    La città di Bam, un tempo importante crocevia sulle vie commerciali tra oriente ed Europa, è stata quasi completamente rasa al suolo dal catastrofico terremoto del 2003 che causò più di 26000 vittime. Oggi la città sta cercando di risorgere dalla polvere di quella tragedia e l’Arg-e-Bam, l’antica cittadella in fango e mattoni, è uno dei suoi simboli; abitata per oltre 2000 anni è la più grande struttura al mondo realizzata con questo materiale ed oggi, grazie ai fondi stanziati dal governo e dall’Unesco, il più grande progetto architettonico in mattoni e fango, che vede chiamati al lavoro i migliori ingegneri ed architetti non solo iraniani, per una ricostruzione il più vicina possibile ai metodi tradizionali.

Anche Mr Akbar è riuscito lentamente a ricostruire la sua guesthouse, facendone un importante luogo di ritrovo, una tappa fondamentale, per non far perdere di vista questa città ai viaggiatori.

E qui infatti abbiamo trovato altri ragazzi che come noi aspettavano la fine del Muharram, il 6 dicembre, per raggiungere il Pakistan! Chi in moto, chi in auto, chi dal Canada, dall’Inghilterra e dall’Australia…la cosa si è fatta davvero interessante, come vedere nel parcheggio il pittoresco furgoncino blu di Hariom (Austria) già incrociato sul nostro percorso ad Istanbul!

We are all born mad. Some remain so (Samuel Beckett)

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?

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4 dic                              

L’Iran stupisce ed affascina. E’ un paese al quale siamo legati da radici secolari di cui purtroppo ne abbiamo perso memoria, perchè da decenni siamo bombardati da una contro informazione che ci offre un’ immagine distorta di questo popolo, presentato come il nemico numero uno dell’Occidente! E non c’è visione più sbagliata!

E’ un paese che intimorisce perchè è estremamente differente da tutto, non è capitalismo nè comunismo, ma una Teocrazia con dei valori e delle tradizioni forti! L’Iran è la prima Repubblica Islamica del mondo, proclamata nel 1979 a seguito di un referendum, dopo la vittoriosa rivoluzione che ha visto la cacciata dello Scià ed il ritorno trionfale di Komeini. E’ ricchissima di petrolio e per questo ha sempre fatto gola a molti (in primis alla sua nemica numero uno America) soprattutto in un periodo di profonda crisi dell’economia mondiale! Oggi ha un leader discutibile, certo, ma d’altra parte non si può dire che un popolo sia il riflesso esatto del suo premier, questo l’Italia dovrebbe saperlo molto bene!!!!

Nelle poche settimane di permanenza ci siamo resi conto che gli iraniani sono un popolo che ha un senso dell’ospitalità e dell’altruismo fuori dal comune e che a fatica riusciamo a capire…si fanno in quattro se hai bisogno di un’informazione, ti aspettano al semaforo per accertarsi che prendi la strada giusta, salgono in macchina per accompagnarti (anche perché capire le indicazioni in farsi non è proprio così semplice…ma ci stiamo allenando!) abbiamo già collezionato non so quanti indirizzi e numeri di telefono, per non parlare degli inviti a casa! Veramente sbalorditivo!

                                                                     La porta del Corano – Shiraz

E’ un mondo differente e forse spaventa proprio per questo, è una cultura che rispetta le sue regole ed il suo galateo a cui gli iraniani sono molto devoti. I giovani seguono mode e tendenze e le ragazze sono decisamente delle fashion victims in quanto a ru sari (il velo sulla testa), ce ne sono di ogni colore e materiale ed ognuna lo porta in modo diverso! Anche io, abbandonata la bellissima arte del parrucco, mi sono dovuta adattare all’obbligo di coprire il capo…scegliendomi il mio al bazaar di Kashan! Certo bisogna abituarsi a portarlo e soprattutto farci anche un po’  l’occhio visto che non è proprio da tutte risultare carine…questo forse spiega perché l’Iran è il paese al mondo con più plastiche facciali (mai visti tanti nasini alla francese!)! Chi l’avrebbe mai detto!!! Anche lo chador, il velo nero lungo fino ai piedi, lo vedo con occhi nuovi ora; innanzitutto sotto indossano abiti comuni, poi non tutte le donne lo portano, è una sorta di scelta che dipende dal grado di osservanza e dalla tradizione delle famiglie. Oggi i giovani, soprattutto le ragazze, hanno una vita molto più facile di qualche anno fa, i genitori sono più aperti e spesso chiudono un occhio, ma sempre nel rispetto delle regole! Vorrebbero comunque più libertà, poter andare al cinema e vedere film non solo iraniani, bere una birra in compagnia e vestirsi più liberamente, avere meno restrizioni a livello mediatico ed essere quindi più aperti verso il mondo! Per le ragazze anche fumare in pubblico è estremamente sconveniente ed io, che rispetto sempre usi e costumi di ogni paese (perché l’esperienza mi insegna!), non so davvero cos’altro escogitare per godermi in pace una santa sigaretta! Beati vizi! Quello della libertà personale è una grossa limitazione per i giovani che tendono sempre di più ad allontanarsi dall’Islam.

A parte questo, vivendo l’Iran ed entrando in contatto con la sua gente si capisce subito quante fesserie mediatiche ci vengono servite a colazione! L’Iran non è l’uomo nero da combattere, quello si trova da un’altra parte!